giovedì 5 febbraio 2015

Dagli “Scritti spirituali” di Maria Maddalena Starace (ottava conferenza: Della santa orazione mentale; nona conferenza: Necessità dell’orazione, pp. 97-99)

Le virtù sono come una catena e bellamente si avvincono le une alle altre per unire l’anima al Dio di ogni virtù. Fino dai primi tempi in cui mi consacrai al Signore, pensai e studiai molto ai piedi di Gesù Sacramentato per conoscere il primo anello di questa mistica catena e, dopo aver tanto pregato, compresi che esso è l’orazione mentale. Difatti, se l’umiltà è la base di ogni virtù e la carità ne è la regina, tutte però per essere acquistate, conservate, accresciute, perpetuate in un’anima, fa d’uopo che quest’anima abbia un grande aiuto divino, una profonda conoscenza di Dio e del nostro nulla. E tale aiuto divino, tale conoscenza si ottiene solo mediante l’orazione.
L’anima che non fa ricorso a Dio con la preghiera cade molto spesso e resta sola a combattere, mentre chi prega ha Dio con sé e chi ha Dio, di qual cosa ha da temere?
Le passioni sono dentro di noi, nella parte più intima del nostro essere, e ci spronano continuamente al male, onde, se non arriviamo a domarle, esse domineranno su di noi.
Lasciare la meditazione è cedere le armi al nemico, è come andare al lavoro digiuni.
Vi ho detto che le virtù somigliano ad una catena e ora aggiungo che sono anche come una scala per salire a Dio e come il primo anello di questa catena è l’orazione, così il primo gradino di questa scala è  parimenti l’orazione. La preghiera non può essere davvero fervente se non deriva dall’orazione mentale. “Bisogna considerare, conoscere Dio nell’orazione – afferma Santa Teresa di Gesù – onde poterlo amare”; e Davide: “L’orazione accende in noi il fuoco dell’amore divino”.  L’orazione è anche una scuola, in cui vi è un solo Maestro, Gesù. Egli impartisce a tutti, gratuitamente, le sue lezioni di infinita sapienza, perché brama di infondere la verità, la carità, la santità nei suoi discepoli, che ama di un amore grande ineffabile. Andiamo dunque all’orazione, per apprendere ad amare Dio come lo ama Gesù, sacrificandoci come Lui per il trionfo del Suo nome, per la conquista delle anime, per acquistare tesori per il cielo con l’acquisto di tutte le virtù cristiane. Il demonio conosce bene l’importanza della santa orazione e perciò mette in atto tutte le sue arti maligne, per riuscire a distrarci. La meditazione è il tempo prezioso in cui Dio ci parla al cuore, perciò mi sembra una maleducazione senza pari, una noncuranza, anzi un disprezzo grave lasciare Gesù, per dare ascolto alle cose terrene e così perdere questo prezioso tempo in futili pensieri. Quando recitate il S. Rosario, alla prima posta dei misteri dolorosi, presentate alla Madonna l’orazione, l’agonia e il sudore di sangue di Gesù e pregateLa che, a sua volta, presenti questa preziosissima offerta a Dio Padre, per ottenere lo spirito di orazione, che vi farà acquistare il Paradiso; giacché non possono stare insieme: orazione e dissipazione, orazione ed inosservanza, orazione e peccato.
Creati per godere il Sommo Bene, sentiamo uno slancio potente per l’infinito; la nostra anima anela di conoscere Dio, ma questa conoscenza si acquista solo nella meditazione, perché in essa Dio ci parla e Dio non può essere rivelato se non da Dio.